Il significato di salute attraverso lo yoga
È possibile che esistono metodi che riescono ad appagare il desiderio di comprendere qualsiasi sintomo e che risolvono tutti i problemi? Lo studio del Raja Yoga ci fornisce molte risposte in merito alla comprensione del sintomo e la sua causa, ma pensare di realizzarlo velocemente sarebbe un’illusione. In realtà occorre molta pratica e dedizione.
La maggior parte delle persone malate si preoccupano del loro stato, ma nel momento in cui hanno trovato un farmaco che gli risolve il problema del sintomo, non si preoccupano di cosa può aver causato il malessere. Ma ciò che spesso succede e che si ignora è la probabilità che appena un sintomo scompare, ne arriva un’altro, se non si giunge alla causa.
Ciò che è veramente importante non è liberare la persona ammalata da tutti i sintomi, ma riportarla ad uno stato di integrità. La salute è simile alla felicità nel senso che, quando l’abbiamo, raramente ce ne rendiamo conto, ed è solo quando la perdiamo che realizziamo quanto essa sia preziosa. L’organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ha definito la salute: “lo stato ottimale di benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente come assenza di malattia e di infermità. La salute è stata anche definita “un surplus funzionale di energia, fattore relativo, ma misurabile” o anche: “l’abilità di mantenere armonia nel dosaggio delle forze e ritmo equilibrato”. La malattia d’altra parte è considerata come una noiosa seccatura che deve essere evitata. La capacità di rimanere liberi da malattie sembra essere inerente al termine salute (health). La parola health viene da heal, ma heal (guarire) ha qualcosa in comune con hale, che vuol dire “vigoroso e pieno di vita”. Sia heal che hale sono molto vicini a whole (intero) e wholesome (sano). Queste parole sono molto spesso impiegate per intendere il recupero di integrità e forza dopo la malattia.
Perciò l’OMS ha dovuto educare il pubblico all’idea che salute non è solamente assenza di malattia. René Dubois, l’autore de “Il miraggio della salute”, afferma “la vita senza stress e pressione è un’illusione; è il destino dell’uomo crescere attraverso conflitti e fatiche”. Ecco perché in Occidente l’opinione prevalente è che una persona, per avere salute, debba rafforzare le difese contro le malattie e la morte irrobustendo il corpo e conservando la forza. Questo concetto sembra essere il fondamento su cui è basato tutto il sistema moderno per la salute.
Tanto tempo fa il filosofo Lao Tse disse: “L’uomo ottiene la salute tornando alla natura”. Ancora a questo riguardo, all’inizio del testo sacro di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo, è scritto quanto segue: “I saggi dei tempi antichi seguivano la legge dello Yin e dello Yang, ordinavano la loro vita in armonia con i cicli delle stagioni, praticavano la moderazione nel bere e nel mangiare e facevano attenzione a non lavorare troppo. Questo è il modo per mantenere il corpo in armonia e vivere una vita piena è lunga”.
La parola per indicare il termine salute in cinese e giapponese composta da due caratteri: il primo, ken, indica un essere umano è qualcosa che sta diritto e in piedi, il secondo, Ko, significa essere rilassato e a proprio agio dopo aver lasciato andare tutto ciò che è estraneo. Nell’I: Ching, il libro di divinazione cinese, è scritto: “la via del cielo e verticale”. C’è anche un modello di perfezione nella tradizione orientale che parla di “corpo diritto e menta proprio agio”. Così questo secondo carattere si riferisce anche alla calma e alla tranquillità della mente. Questi due caratteri insieme implicano lo stare diritti e in posizione verticale e, nel contempo, rilassati e, a proprio agio.
L’agio qui non ha proprio niente a che vedere con pigrizia indulgenza verso sé stessi. A questo proposito nel “Testo classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo” è scritto: “Le persone, il giorno d’oggi, eccedono nel bere e nei piaceri, e spesso fanno all’amore in stato di ebrezza. La loro bramosia non conosce limiti e sono sempre dediti a soddisfare le proprie passioni. In questo modo essi esauriscono la propria essenza vitale. Non rispettano i cicli naturali ma, al contrario, vanno cercando eccitazioni continue e non si rilassano mai. La gente di questo tipo di viene debole e fiacca in meno di 50 anni, poiché nella loro vita manca ordine e disciplina”.
Così, più di duemila anni fa, in Cina, l’atteggiamento per il mantenimento della salute era basato sulla conoscenza del bisogno di vivere con una certa moderazione in armonia con i cicli naturali. Non c’è niente di complicato in questo. E’ interessante notare che, anche 2000 anni fa, ci si lamentava che la gente conducesse una vita disordinata e non vivesse molto a lungo dopo i 50 anni. Siccome già qualche migliaio di anni fa esistevano stili di vita non salutari, non c’è motivo di essere troppo pessimisti circa le recenti tendenze.