Oggi vorrei parlare della libertà. E’ un argomento molto complesso che richiede lo studio di una comprensione profonda. La parola libertà la vediamo usata nella libertà religiosa, nella libertà di viaggiare o di fare quello che ci pare e piace. Molti eruditi hanno scritto a proposito di libertà. Ma io credo che potremmo affrontare l’argomento in modo molto semplice e diretto; è magari questo tipo di approccio ci condurrà a comprendere il significato racchiuso all’interno di questa parola.
Sicuramente ci sarà stato un momento della vostra vita in cui vi sarete fermati a guardare quello splendido tramonto, forse sul mare dove tutta l’acqua diventa rossa, oppure in montagna e mentre il sole tramonta la timida luna inizia a specchiarsi sul lago o sul fiume. E’ tutto molto bello. In quell’attimo tutto si ferma, la natura, gli animali, tutto sembra salutare il vecchio giorno. E per osservare, per guardare, per dare tutta l’attenzione a qualcosa di bello, la mente deve essere libera da qualsiasi preoccupazione, dico bene? Non deve essere presa da problemi, da ansie, da pensieri. Solo quando la mente è molto calma, potete veramente osservare, perché allora la mente è sensibile alla più straordinaria bellezza; E questo dovrebbe già farci intuire il significato di libertà.
Ora, che cosa significa essere liberi? La libertà consiste nel fare quello che vi pare, nell’andare dove preferite, nel pensare quello che volete? In ogni caso, questo lo state già facendo. Godete di una certa indipendenza: è questo il significato di libertà? Molte persone al mondo sono indipendenti, ma pochissime sono libere. La libertà implica anche intelligenza non credi? Essere liberi vuol dire essere intelligenti; ma l’intelligenza non nasce solo perché si desidera essere liberi; esiste soltanto quando cominciate a capire tutto il vostro ambiente, le influenze sociali, religiose, famigliari, tradizionali, che incombono su di voi senza tregua. Ma capire le diverse influenze, le influenze dei vostri genitori, del governo, della società, della cultura alla quale appartenete, le influenze delle vostre fedi, dei vostri dei, della vostra superstizione e della tradizione alla quale vi conformate senza rifletterci sopra, capire tutto questo ed esserne liberi richiede una percezione immediata e profonda. Generalmente però l’essere umano cede di fronte a tutte queste influenze perché interiormente ha paura. Paura di non farsi una buona posizione nella vita, paura di ciò che diranno le persone che ha vicino, paura di non seguire la tradizione di famiglia, paura di non fare la cosa giusta. Ma la libertà è proprio uno stato della mente dove non c’è paura, n’è imposizione, n’è l’esigenza di sentirsi al sicuro.
La maggior parte di voi non vuole sentirsi al sicuro? Non vogliamo forse che ci dicano che siamo persone meravigliose, che siamo belli, che siamo straordinariamente intelligenti? Altrimenti non ci importerebbe di mettere dei titoli davanti al nostro nome. Cose di questo tipo alimentano la fiducia in noi stessi, ci fanno sentire importanti. Tutti quanti noi vorremmo essere importanti e famosi, ma nel momento stesso in cui vogliamo essere “qualcosa” perdiamo la nostra libertà.
Questo è il punto di partenza per capire il significato di libertà. Non siete più liberi nel momento in cui volete essere qualcuno, sia in questo mondo dove conta la politica, il potere, la posizione, l’autorità, sia nel cosi detto mondo spirituale, dovesi aspira a diventare virtuosi, nobili, santi. Quando ti renderai conto di quanto sia assurdo tutto questo sarai libero. Se capite quanto sia semplice tutto questo ne comprenderete ance la straordinaria bellezza e la profondità.
Dopo tutto gli esami servono a questo scopo: a darvi una posizione, a farvi diventare qualcuno. I titoli, il posto, la conoscenza vi inducono a essere qualcuno. Genitori, amici o insegnanti che vi dicono che bisogna ottenere qualcosa dalla vita, che dovete avere successo. Oppure siete voi che cercate di seguire l’esempio di qualche personaggio famoso e cercate di essere come i maestri o i santi. Così non siete mai liberi. Seguire l’esempio di un Maestro, di un santo, di un insegnante, di un parente, oppure attenersi ai dettami di una tradizione particolare, sottintende la vostra esigenza di essere qualcuno. E soltanto quando capite a fondo questo fatto c’è la libertà.
Allora la funzione dell’istruzione è quella di aiutarvi, fin da bambini, a non imitare nessuno e ad essere voi stessi in ogni momento. E’ questa la cosa più difficile da farsi: non siate belli o brutti, gelosi o invidiosi. Essere sempre quello che siete, e capirlo fino in fondo. Essere voi stessi è molto difficile, perché quello che siete vi sembra spregevole, e pensate che sarebbe meraviglioso se poteste cambiare quello che siete in qualcosa di più elevato. Ma questo non succede mai. Mentre se guardate quello che effettivamente siete e lo capiste, allora proprio in quella comprensione ci sarebbe una trasformazione.
Quindi la libertà non consiste nel tentare di diventare qualcosa di diverso, nel fare tutto quello che avete voglia di fare, nel seguire l’autorità della tradizione, dei vostri genitori o del vostro guru, ma consiste nel capire istante per istante quello che siete.
Noi non veniamo istruiti per questo; il modo in cui veniamo educati ci spinge a diventare una cosa o l’altra, ma questo non ha nulla a che fare con la comprensione di noi stessi. Il nostro “noi stessi” è una cosa molto complessa; non è semplicemente l’entità che va a scuola, che bisticcia, che gioca, che ha paura; ma è anche qualcosa di nascosto di non evidente. E costituito non solo da tutti i nostri pensieri, ma anche da tutto quello che ci è stato messo in testa dagli altri, dai libri, dai giornali, dai nostri capi. Ed è possibile capire tutto questo solo quando non avete intenzione di essere qualcun altro, quando non vi mettete ad imitare nessuno, quando non diventate dei seguaci, cioè quando vi ribellate senza mezzi termini alla tradizione che si debba fare di tutto per diventare qualcuno. Questa è l’unica vera rivoluzione che conduce ad una libertà straordinaria. Coltivare questa libertà è l’autentica funzione dell’educazione.
Una scuola per la vita
J. Krishnamurti